La danza spagnola
Palos
Molti sono gli stili del cante flamenco: essi si differenziano tra loro per compàs, letras e luoghi di origine e sono detti palos. All’interno di uno stesso palo si possono trovare ulteriori distinzioni dovute a un semplice cambio di tono della chitarra o a una peculiare esecuzione di un cantaro o dalla forma interpretativa caratteristica di una zona. Un cantaro che canta bene la maggior parte dei palos è detto enciclopedico: questa figura incuteva un gran rispetto nell’ambiente flamenco, infatti un cantaro dotato era considerato il custode di un dono divino. Nel panorama flamenco sono pochi gli artisti a cui è stato riconosciuto questo privilegio e a cui gli aficionados davano il titolo d’onore di “Don”: Antonio Chacòn, Antonio Maizena e Ramòn Montoya.
I palos sono stati classificati e catalogati secondo varie teorie. I flamencologi hanno dato diverse classificazioni dei cantes, sulla base di criteri sociali o etnici, musicali, geografici… Ricardo Molina e Antonio Maizena in Mundo y Formas del Cante Flamenco, considerato per molti anni la bibbia del flamenco, individuano quattro gruppi:Cantes flamencos bàsicos: include la tonà, la siguiriya, la solèa e il tango flamenco. Questo gruppo viene classificato come gitano.
Cantes flamencos emparentados con los bàsicos o influidos por ellos
Imparentati con la siguiriya (liviana e serrana) Canti imparentati con la solèa (polo, bulerìa, caña, alboreà, romance) Canti influenzati dalla solèa (cantiñas gitane, alegrìas, romeras, mirabràs, caracoles e tutta la gamma delle cantiñas in generale) Canti imparentati con la tonà
Cantes flamencos derivados del fandango andaluz
Comprende i fandangos locali (Huelva, Alosno, Valverde…), i canti di Levante e di Malaga (taranto, taranta, cartagenera, minera, granaìna, jabera e malagueña). Questo gruppo è considerato dai due autori strettamente Andaluso.
Cantes Folclorico Afflamencado
In questo gruppo rientrano: Canti che hanno origine dal folclore Andaluso (Peteneras, Sevillanas, Nanas, Villancicos, Campanilleros, Bambas, Trillerai, Pajaronas, Temporeras, Marianas), Cantes che hanno origine dal folclore galiziano e asturiano (Farruca e Garrotìn), Canti Afflamencati di origine ispano-americana (Guajiras, Colombianas, Habaneras, Milonga, Vidalitas, Rumba).
Ecco alcuni palos flamenchi
L’Alegrìas è un canto nato all’epoca dei cafè cantares per accompagnare il ballo. Sviluppatasi a Cadice, deriva dalla soleares coniugata con la jota. La struttura ritmica è la stessa della soleà (12/8), ma il tempo è allegro, invece che lento, determinando un’espressività giocosa. L’alegrìas è caratterizzata da una particolare “apertura” del canto, basata sull’intonazione di coppie bisillabe combinate e ripetute:tirititràn, tran tran tran…
La Bulerìas è derivazione briosa della soleà della quale condivide la stessa struttura ritmica (12/8), ma su un tempo veloce. Di fatto, la bulerìa, pur essendo oggi un genere indipendente, costituisce il crescendo finale del canto della soleà. La bulerìa, canto ritmico per eccellenza, è quella che più degli altri ammette il raddoppiamento sincopato delle palmas e l’intervento dello jaleo.
Il Caracoles è un Canto nato per accompagnare il ballo. Prende nome dalla parola caracol (conchiglia). La struttura ritmica delle caracoles, è uguale a quella dell’alegrìas. è un ballo soprattutto femminile, basandosi su movimenti ondulatori e su punteados. I testi sono avvolte piccanti e nel ritornello ripetuta la parola caracoles.
Il Fandangos è un cante con strofa di 4 o 5 versi ottonari che si possono trasformare in 6 mediante la ripetizione di uno di loro il cui nome coincide con quello del baile che lo accompagna. Benchè in origine fosse un cante da ballare, adesso è diventato prevalentemente da ascoltare (cante para escuchar).
La Farruca è un Cante Afflamencado di origine Galiziana. Deriva dal termine Farruco usato dagli andalusi per indicare gli emigranti galiziani e asturiani. La definitiva trasformazione flamenca si attribuisce al cantaro El Loli seguito da Manuel Torre all’inizio del nostro secolo. Attualmente si usa come cante di accompagnamento al baile dello stesso nome. Il baile è particolarmente adatto all’uomo, con un ritmo cadenzato e malinconico la cui maggiore difficoltà si incontra nelle tecnica di alcuni passi peculiari. È stato creato dal bailaor Faico accompagnato dal chitarrista Ramòn Montoya. È più interessante come baile che come cante.
Il Garrotìn è un Cante di tipo estero, con ritmo di tango, le cui letras sono semplici e simpatiche. Probabilmente il suo nome deriva da garrotiada, momento della mietitura in cui si batteva il grano per separare i chicchi con un bastone robusto di nome garrote. Non è di origine Andalusa, ma asturiana, che passato in Catalogna fu assimilato e rinnovato dai gitani catalani. Fu molto popolare agli inizi del nostro secolo e negli anni Sessanta. Il ballo che lo accompagna ha lo stesso nome.
La parola Rumba è un termine onomatopeico (rumb) che indica rumore. Canto folklorico di provenienza ispano-americana. Il compàs in 4/4 brioso e sincopato, adatto al ballo, fa sì che essa sia tra i cantes festeros quello maggiormente impiegato nelle feste gitane, insieme alla bulerìa.
La Seguiriyas è un Cante di 4 versi, i primi due e l’ultimo generalmente senari ed il terzo endecasillabo. Non ha niente a che vedere con la Seguidilla tradizionale. E’ un cante drammatico, forte, oscuro, di essenza jonda.B:Canto di creazione gitana, è uno degli stili fondamentali del cante jondo, la cui apparizione risale alla fine del Settecento. Canto altamente drammatico e interiorizzato, con andamento musicale lento e linea melodica discendente, abbraccia temi quali la morte, la limitatezza della vita umana, la sofferenza, l’amore.
Soleares, da soledad (solitudine). Ballo prevalentemente femminile. Si basa su un ritmo di 12/8 e su un tempo lento. Si caratterizza per la sua cosiddetta cadenza andalusa, costituita dalla linea melodica discendente, e per l’espressività seria e profonda. I testi hanno un carattere essenzialmente lirico, piuttosto che narrativo, con tematiche molto ampie: abbracciano contenuti universali, come l’amore, la morte, la limitatezza della vita umana e la sofferenza.
Il cante por Tangos è un’espressione vivace e provocante, nasce per accompagnare il ballo nella fase primitiva del Flamenco. Cante derivato dalla tradizione gitana, ma di importanti radici jonde e pieno di primitivismo.
Il Tientos è un cante giovane che ha cominciato a diffondersi agli inizi del nostro secolo. È in stretta relazione con il tango, ha lo stesso compàs con ritmo più lento. Originario della città di Cadice dove si chiamava tango-tiento, cioè tango lento, a Siviglia perde questa denominazione conservando il termine di tiento. È un baile maestoso che può essere interpretato da ambo i sessi, anche se si addice particolarmente alla donna.
Lo Zapateado è un ballo spagnolo già conosciuto nel Cinquecento, aggraziato e vivace. Viene assorbito verso la metà del Cinquecento dal repertorio coreutico flamenco, che lo converte in ballo virtuoso, di competenza maschile, tutto basato sulle sequenze ritmiche di passi percussivi, con limitato uso delle braccia. Tale ballo costituisce probabilmente il ponte tra la tradizione coreutica folkorica e quella flamenca vera e propria. A partire dagli anni venti del Novecento questo ballo viene eseguito anche dalle donne, che per l’occasione si vestono da uomo.